Logo dell'Associazione "Prospettive Mezzojuso"

Titolo Prospettive

 

Titolo Mezzojuso

 

"Mezzo secolo breve"

La storia d'Italia degli ultimi cinquant'anni raccontata , vista e cantata

Mezzo secolo breve                                       scarica la locandina

IL DIALOGO CON LA STORIA
Roberto Lopes
( da Eco della Brigna, novembre 2008)

Domenica 14 settembre ’08 presso il salone del Castello di Mezzojuso l’Associazione Culturale “Prospettive” , col patrocinio del comune di Mezzojuso e la collaborazione dell’ASD Adrasto, ha presentato lo spettacolo Mezzo secolo breve, la storia d’Italia degli ultimi cinquant’anni raccontata,vista e cantata.
Lo spettacolo ha ripercorso la storia d'Italia dell'ultimo periodo del secolo che ci ha lasciato attraverso : il racconto di poeti, di cantastorie, di canzoni popolari e di protesta, l'esecuzione di balli, emblematici di tendenze sociali; il montaggio di filmati, documentari e spezzoni di film riferiti agli avvenimenti più significativi del periodo preso in esame che va dalla liberazione ai nostri giorni. In particolare l'obiettivo principale del lavoro è stato quello di " leggere e raccontare " la storia dell'ultimo periodo del Novecento attraverso il punto di vista di chi ha subito le decisioni delle classi dominanti : le classi popolari e la popolazione giovanile. Il lavoro ha coinvolto circa 30 giovani e meno giovani, che si sono cimentati nel canto, nella recitazione, nel ballo , nella esecuzione strumentale, nel montaggio cinematografico.
Il racconto si è aperto con i suggestivi fotogrammi di Roma città aperta
di Roberto Rossellini e con la scena dell’uccisione di Anna Magnani. A partire da questa scena che narra dell’occupazione nazista della capitale comincia il percorso che si snoda attraverso :
- la lotta partigiana
- lo sbarco degli Americani in Sicilia.
- Turiddu Carnevale
- il movimento contadino e l’occupazione delle terre
Turiddu Giulianu
Il miracolo economico
Che Guevara
Gli anni sessanta e la beat generation
La lotta e l’emancipazione dei neri d’America
La contestazione e il ‘68
La primavera di Praga
Gli anni ’70 e la crisi petrolifera
Il riflusso nel privato
Il fenomeno mafioso
Il crollo del muro di Berlino e dei regimi comunisti.

Particolarmente emozionante è stata la proiezione del video che documenta l’arrivo degli americani proprio a Mezzojuso. In esso si può ammirare l’abbraccio del soldato americano Salvatore Di Marco con i suoi parenti del nostro paese. Come si sa , la scena è stata montata e ripetuta a fini documentaristici e propagandistici dai vertici militari americani, ma ha prodotto molta impressione ed emozione negli spettatori presenti , alcuni dei quali per la prima volta dopo circa 65 anni si sono ritrovati in un filmato che non sapevano esistesse.
Entusiastici consensi ha suscitato l’esecuzione del ballo In the mood di Glenn Miller che gli americani portarono in Europa.

Dalla trattazione si comprende il titolo dello spettacolo: Mezzo secolo breve;il novecento,infatti,secondo lo storico Eric Hobsbawn,va considerato”secolo breve” per l’accelerazione che gli eventi della storia e le trasformazioni nella vita degli uomini hanno assunto a un ritmo sempre più vorticoso. Siccome lo spettacolo si è occupato degli avvenimenti che hanno coperto un arco temporale di circa cinquant’anni , ecco la scelta del titolo: Mezzo secolo breve
Certo in ogni racconto, in ogni percorso, si sceglie una strada e necessariamente se ne abbandonano tante altre e così funziona anche per i fatti e gli avvenimenti da trattare: abbiamo dovuto operare una selezione, non potevamo trattare tutto e pertanto qualcosa è rimasta fuori. Ma c’è un’altra ragione che ha condizionato il percorso scelto: talvolta la scelta delle tematiche è stata legata alla possibilità di reperire ed utilizzare una canzone , dal momento che lo spettacolo aveva un taglio soprattutto musicale ma per alcuni avvenimenti non si disponeva di canti particolarmente significativi.
Il canto,infatti, è espressione di sentimenti, aspirazioni,, emozioni,ideali,dolore,rabbia,indignazione; in particolare il canto popolare e le canzoni di protesta rappresentano una lettura di parte, l’espressione di una cultura subalterna e si pongono come una alternativa alla storia scritta dai vincitori e dai potenti: è interpretazione della storia, della vita, dell’universo.
Lo spettacolo è stato gradito da un pubblico accorso numerosissimo tanto che molte persone sono dovute andare via , dal momento che il salone era già straripante e brulicante di pubblico, stipato come sardine in salamoia dentro una latta .
Lo spettacolo ha suscitato dibattito e dialogo culturale. Un dialogo tra noi e la storia, tra noi e il passato. Ma il passato rischia di cadere nell’oblio molto presto se non ne facciamo continuamente memoria.
Oggi più che mai, è necessario instaurare un dialogo col passato, pena l’azzeramento della nostra identità e la perdita di senso dello stesso presente che viviamo.
Se non facessimo questo , saremmo costretti ad essere piccole e ignare tessere di un mosaico che altri hanno progettato e a cui noi offriamo solo la manovalanza.
Ma se la storia siamo noi, non possiamo rassegnarci ad essere solo i burattini della storia nelle abili mani di un grande burattinaio che ci costringe a menare una vita ai limiti dell’impossibile, la vita di milioni anzi miliardi di persone che producono beni e ricchezza per un sparuto manipolo di potenti e di ricchi, i quali , sprezzanti della dignità di ogni uomo, si impegnano in tutti i modi a rendere più insopportabile l’inferno di questa vita a miliardi di esseri umani.
Se non siamo capaci di leggere il conto che altri ci preparano e ci presentano , saremo costretti a pagare anche quello che non abbiamo consumato.
Non si può tollerare la vergognosa,insolente, arrogante e spocchiosa ricchezza di pochi, costruita sulla povertà di milioni di persone.
Se la storia siamo noi , dobbiamo anche comprendere che non siamo solo le tessere di un mosaico che pochissimi hanno progettato sulla nostra pelle , ma abbiamo il diritto dovere di avere storia,nel senso di progettare insieme il mosaico della vita che diventa più fulgido e splendente se tutti concorrono a scegliere il bene per tutti e per ognuno e ,diceva 3P, “se ognuno fa qualcosa , allora si può fare molto”.

SCHEDA DELLO SPETTACOLO

TITOLO : Mezzo secolo breve. La storia d’Italia degli ultimi cinquant’anni raccontata, vista e cantata.


CORO

ANNALISA BUA
DORIANA BUA
MIMMA GUIDERA
ROSARIA GUIDERA
SALVATOIRE GUIDERA
FRANCESCA NUCCIO
ELISA GENESIO
INA LA GATTUTA
LIANA LA GATTUTA
MARGHERITA RERES
ANNA ZAMBITO
VALERIA LOPES
CIRO MUSCARELLO
ANTONELLA FIORINI
LOREDANA CANZONERI

SUONATORI

ROBERTO LOPES
NINO BRANCATO
GIUSEPPE SUNSERI
GIUSEPPE RERES
ROSARIO COSENTINO
ANTONIO SAMBATARO

BALLERINI

VALERIA LOPES
GIUSEPPE TAVOLACCI
CIRO MUSCARELLO

MONTAGGIO FILMATI

DANILO FIGLIA

IDEAZIONE E REGIA

ROBERTO LOPES

  
   Logo Figlia di Prospettive Mezzojuso